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Il welfare state, così come si è sviluppato nei paesi occidentali a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso, ha rappresentato fino a pochi decenni fa una fonte di benessere collettivo e di protezione sociale. Oggi questo modello è in piena crisi di identità. I suoi principi ispiratori sono messi in discussione dalla progressiva riduzione delle risorse pubbliche e da una serie di fattori demografici e politici che ne minano la sopravvivenza. In questo ambito, la famiglia ha rappresentato e rappresenta tuttora uno dei pilastri nell'architettura del welfare state e l'attuale situazione di incertezza ne mette a dura prova la tenuta come cellula base della società. Il volume analizza i cambiamenti avvenuti nei modelli di welfare in Europa fino alle recenti strategie di innovazione proposte in ambito comunitario. Relativamente all'Italia, vengono inquadrate opportunità e limiti delle nuove forme di governance che dovrebbero garantire alla famiglia la sua riproducibilità culturale e biologica. Sono infine prese in esame le diverse modalità di accesso e le valutazioni sulla qualità dei servizi pubblici di welfare familiare in Italia, Spagna, Germania, Francia, Svezia e Danimarca, per descrivere e commentare la tipica tendenza della famiglia italiana a farsi carico in prima persona del lavoro di cura e sostegno.